Sofrologia, una rivoluzione in medicina.
Relazione del Dott. A. Bernardi.
La prima rivoluzione di questa nuova disciplina medica è quella di imparare a considerare il nostro corpo quando è sano, vitale, pieno di armonia e non soltanto quando vi alberga la malattia.
La seconda novità è che la sofrologia ha dimostrato scientificamente come noi da soli, attraverso alcune metodiche e tecniche psico-fisiche, possiamo mantenere e sviluppare l'armonia interiore, l'equilibrio psico-fisico. Compito del medico sofrologo è accompagnare il paziente a percorrere le vie sensitive sensoriali per integrare il corpo nella mente ed attivare i meccanismi neurobiologici del benessere affinché l'individuo (l'uomo) conservi e protegga la sua armonia fisica e mentale.
L'uomo, infatti, (e questo lo sperimentiamo tutti) è assetato di armonia interiore, però non ha imparato o ha dimenticato come raggiungerla. Ecco allora che quando si scontra con un mondo tanto tecnicizzato e pressante come quello attuale si sente indifeso, sovrastimolato, sottomesso. Inoltre intravede, con sempre maggiore difficoltà, ciò che c'è di armonioso nel mondo circostante poiché ha sostituito il contemplativo con il competitivo, il naturale con l'artificiale, il vero con l'ingannevole, il permanente con l'effimero. Poiché non possiamo trasformare il mondo della competitività, del consumismo e dell'angustia, dobbiamo modificare l'atteggiamento dell'uomo verso il mondo. Il medico sofrologo insegna all'uomo contemporaneo a raggiungere un facile e naturale isolamento delle tensioni esterne ed a sonorizzarsi con il suo mondo interno per ritrovare il benessere che è armonia e silenzio. L'uomo di oggi è tutto proteso verso l'esterno, è abbagliato dalle sue conquiste, ha costruito intorno a sé, con la sua crescente smania tecnologica e con la sua sete di potere, una gabbia d'oro di cui all'improvviso si è visto prigioniero e dalla quale non è riuscito più a fuggire. Infatti l'uomo possiede magnifici aerei con i quali può coprire distanze prima inaccessibili; può nutrirsi con alimenti preconfezionati che gli consentono di risparmiare tempo; può disporre di asili nido che lo liberano dal pesante carico della sorveglianza continua dei figli; vive in un mondo molto più permissivo che ha incrementato la sua libertà di costume e di svago.
Tutto sembra far credere che la vita si stia facendo facile, ma in realtà l'uomo ha creato attorno a sé tante attrattive che, lungi dal consentirgli più tempo libero per le sue relazioni e per il suo riposo, lo spingono al consumismo, il quale implica dispendio di energie, sforzo, dipendenza, perdita di tempo e di volontà, di piacere di costruire e migliorare se stesso. La mente sceglie il comportamento passivo, si adagia agli eventi, anziché essere attiva, costruttiva, protagonista.
E' questo il circolo vizioso della tensione e dell'ansia: è la cosiddetta “gabbia d'oro” dalla quale l'uomo vuole uscire per essere di nuovo libero.
Il medico sofrologo (la sofrologia) vuole aiutare l'uomo affinché esca da questa sua gabbia d'oro ed il medico sofrologo conosce le vie per uscire da questa gabbia d'oro: egli deve solo mostrare questo cammino all'uomo moderno. Si tratta inoltre di un cammino non difficile. Occorre invitare l'uomo a chiudere gli occhi, ad assumere un atteggiamento ricettivo, ad avere un desiderio di riposo, così da immergersi nell'armonia del proprio mondo interno che miracolosamente è ancora rimasto intatto.
Nel suo mondo interno l'uomo può allora percepire la vita dei muscoli che si distendono al gioco del rilassamento, può udire il suo cuore che prima avvertiva solo quando gli batteva agitato; può così imparare ad immergersi nel bagno temperato del suo corpo, imparare a constatare come, con l'aria della respirazione, entra nel suo corpo il soffio della vita. Impara così a stimolare la sua mente con l'informazione naturale di cui dispone a suo piacimento.
Ecco, il medico sofrologo deve occuparsi di guidare il paziente a rendere vivo il suo mondo interiore, a percepire la sua corporeità viva. Una volta fatto questo può innestare molti cambiamenti positivi nell'individuo, ma rifuggendo sempre dalla manipolazione. Quando l'uomo impara ad addentrarsi nella sua corporeità, ritrova l'armonia, l'equilibrio psico-fisico, rinforza il suo stato di coscienza ed impara a sviluppare le capacità stesse della coscienza, rinforzando la sua personalità.
Naturalmente, per arrivare a ciò, occorre un certo tempo ed un allenamento costante.
Il medico sofrologo non vende alcun talismano, come fanno tanti manipolatori dello stato di coscienza, ma insegna un metodo di allenamento che va interiorizzato e praticato.
Solo in questo modo si crea una unità corpo-mente che permette di sviluppare armonia ed equilibrio psico-fisico. Le tecniche di allenamento non si insegnano perché l'uomo si rifuggi in esse per una riduzione del suo lavoro o dei suoi doveri, ma al contrario perché si accosti ad essi nelle migliori condizioni e raggiunga un rendimento ottimale.
Solamente così il medico sofrologo sarà anche un educatore capace di incidere in modo positivo, senza alcun condizionamento o alcuna suggestione, sullo stato di coscienza di chi si rivolge a lui per una finalità profilattica, terapeutica o pedagogica.
Una volta padrone delle tecniche sofrologiche il paziente svilupperà un nuovo comportamento: sa ormai che possiede dentro di sé una tecnica per ammortizzare lo stress e tutti i suoi effetti negativi.
Quando sarà nervoso, agitato, inquieto, insicuro, sa che gli bastano 10 minuti per rimettere ordine nella sua mente e nel suo corpo, senza aver bisogno di alcun tranquillante o altra sostanza.
Imparerà a proteggersi nella sua corporeità, per cui il corpo diventa la sua protezione, come il guscio per la chiocciola. Esso lo accompagnerà sempre e vi si potrà rifugiare quando desidererà usufruire di alcuni minuti di pace e di armonia. Ecco allora che la sofrologia, se intesa come disciplina esistenziale, ci permette realmente, attraverso un allenamento costante, di raggiungere l'armonia mente-corpo, la pace interiore, luce nella mente, il benessere psico-fisico.
Viviamo in una società dove non vi è più alcun punto di riferimento: trovare il punto di riferimento nella nostra coscienza, attraverso la nostra corporeità è ritrovare il senso umano e religioso della vita così da poter annullare il gap che si creato nell'uomo tra la sua vita materiale di tutti i giorni e l'annacquamento della sua vita spirituale quotidiana.
Responsabili di questo gap sono soprattutto coloro che ci amministrano e comandano e che utilizzano le scoperte tecnologiche principalmente per accumulare ricchezze materiali, dimenticando la grande ricchezza della vita interiore e spirituale. L'esempio più eclatante di ciò è il commercio di droga: si sfrutta il disagio esistenziale per vendere polvere mortale ed annichilire completamente poveri individui.
Il progresso tecnologico, che avrebbe potuto risolvere vari problemi e creare una società più equa e giusta, sta invece creando una società di uomini senza coscienza e senza morale: se non si interviene in tempo, si rischia realmente l'autodistruzione. Perciò quando parlo di coscienza la mia mente si rivolge ai politici: è a loro che dovremmo far praticare le tecniche sofrologiche poiché le loro scelte socio-economiche sono determinanti nel condizionare i comportamenti umani.
Ma penso che essi ormai troppo presi dai loro giochi clientelari non abbiano più tempo per fermarsi, programmare e riflettere. Essi continueranno ancora a mendicare voti mentre molti si rivolgeranno sempre di più al medico o a qualche mago, sperando che il primo trovi loro la pillola della felicità e l'altro legga nel palmo della mano la “pianta della felicità”. Saremo di nuovo punto e a capo e come dicono a Napoli “Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto”. Non scordiamoci però del passato, ma prendiamo da esso il positivo per continuare a sperare.
E' ciò che fanno alcune tecniche sofrologiche del training della memoria quando, a livello sofroliminale, ci soffermiamo, rivedendo come in un film, la nostra vita passata, soffermandoci sul positivo, cercando di rivivere a livello biologico le stesse sensazioni piacevoli e gratificanti di un tempo. Da questo passato positivo, rinforzando con la nostra corporeità positiva il presente ci proiettiamo verso un futuro esistenziale armonico per sviluppare un ottimismo perenne.
Saremo così capaci di creare nuove reti neurali, attivare i meccanismi neurofisiologici del benessere, reimparare la meditazione e la contemplazione (base dell’intuizione) per ritrovare serenità e pace, armonia con noi stessi, gli altri e la natura, divenire consapevoli e responsabili delle nostre azioni e cogliere l'essenza della nostra vita.
Nostalgia
Spesso torno con la mente alla mia fanciullezza, alla mia adolescenza
ed a quel mondo contadino così genuino.
Rivedo quei luoghi, quei volti,
ripenso a quelle speranze, a quei sogni
ed una nostalgia mi prende,
una lacrima in fondo al cuore scende.
Quanti giochi, quanti amori platonici vissuti segretamente,
quanta semplicità, umiltà, spontaneità nei rapporti con la gente.
Ora mi guardo intorno e vedo tanti visi spenti
vagar per le strade della città.
Tutto scorre veloce,
non c’è più spazio e tempo per i sentimenti.
Delusi ed angosciati vaghiamo senza una meta
alla ricerca di una fonte dove calmare la nostra sete.
Lentamente scorre l’acqua del fiume,
mentre frenetica e veloce scorre la vita
fra le quattro mura di una città sempre più muta.
Antonio Bernardi
Preghiera
Scende la sera ed una prece sale verso il cielo.
Dona la pace, o Signore, a questo cuore inquieto,
riposino le nostre membra stanche
e tu, o Maria nostra madre,
proteggici sotto il tuo manto.
Il mattino ci faccia ritrovare la gioia e la speranza,
si illumini la nostra mente ai misteri del cielo,
mentre tutto il creato
gioisce sotto il firmamento.
O Signore ascolta il canto del tuo servo,
allontana da noi le insidie del maligno,
guida i nostri passi, prendici per mano,
sostienici nella prova e fa che sappiamo
portare e sostenere quelle croci
necessarie per la nostra salvezza eterna,
meta vera della nostra esistenza.
Antonio Bernardi