Dall'offuscamento della coscienza alla consapevolezza di sé.

Il percorso corpo-mente per “educare i sensi per ritrovare il senso”

 

 

Zygmunt Bauman affermava che in questa nostra società “liquida”, dove tutto è relativo, le uniche soluzioni, per l’individuo senza punti di riferimento, sono da un lato l'apparire a tutti i costi, l'apparire come valore ed il consumismo. Però si tratta di un “consumismo che non mira al possesso di oggetti di desiderio in cui appagarsi, ma che li rende subito obsoleti, e il singolo passa da un consumo all’altro in una sorta di bulimia senza scopo”. La modernità liquida, per dirla con le parole del sociologo polacco, è “la convinzione che il cambiamento è l'unica cosa permanente e che l'incertezza è l'unica certezza”; mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità. 
I fatti di cronaca quotidiana ci confermano come ormai la nostra società sia allo sbando a causa dell'offuscamento della coscienza dovuta a questa cultura che genera vuoto esistenziale. Questo sbandamento degli adulti si ripercuote in maniera amplificata negli adolescenti che sono alla ricerca di una propria identità. Non essendo ancora né carne né pesce l'adolescente cerca di emulare gli adulti per farsi accettare ed integrarsi nel contesto sociale. Questo lo porta ad essere vulnerabile e può essere facilmente adescato da adulti perversi e corrotti.
Ricordiamoci che una delle fondamentali aspirazioni dell’adolescente è quella della partecipazione alla società adulta adottandone gli atteggiamenti, i valori oppure i modelli di comportamento che essa propone. Ecco allora il conformarsi ai vari idoli “di cartapesta” che la società propone: quel determinato cantante, calciatore, etc.. Non sapendo ancora controllare le proprie emozioni l'adolescente va alla ricerca di un piacere “senza senso” per colmare il suo vuoto interiore. Si sente confuso, smarrito e non essendoci più strutture che educano al senso della vita e dell'esistenza, ma solo discoteche che inneggiano allo “sballo”, al dissolvimento dei valori esistenziali si sente sempre più ansioso; la sua coscienza, sempre più offuscata, somatizza tensioni ed il permanere di questi vissuti negativi e sgradevoli possono facilmente sviluppare malattie psico-somatiche e/o psichiatriche. Tutto questo vale anche per la persona adulta che non ha acquisito piena consapevolezza di sé e può far uso smoderato di varie sostanze o farmaci che il mercato propone per “esorcizzare” il suo disagio esistenziale.
Chi ci governa dovrebbe essere consapevole di questa catastrofe in atto, ma purtroppo sappiamo che anche molti di loro fanno uso di sostanze psicostimolanti per reggere il ritmo frenetico e nascondere il loro disagio esistenziale in questa società che è sempre più “liquida”, priva di valori, dove conta solo il denaro, il sesso ed il potere. Il lato peggiore è che ci stiamo tutti adeguando....tanto non si può fare niente...etc...etc..
Invece possiamo fare tanto se comprendiamo che l'armonia, il benessere non è fuori di noi, ma dentro di noi, solo che ci scusiamo “perché non abbiamo più il tempo per rientrare dentro di noi”. Ragioniamo dalla cintola in giù, sempre più sazi, ma tristi, angosciati e disperati. 
Assistiamo così al prevalere delle forze negative esterne (del male) che deformano la bellezza del nostro mondo interiore dove, invece di regnare la luce che illumina il cammino della nostra esistenza, si addensano nubi tenebrose dell'angoscia. 
Chi può veramente darci una mano concreta per uscire da questo notevole disagio esistenziale è una scuola scientifica fenomenologica il cui nome sintetizza molto bene la sua finalità (Sofrologia da sos=armonia; fren=mente, spirito,coscienza; logos=studio,discorso).
La Sofrologia, è una disciplina medica che studia la coscienza umana, interessandosi alle sue variazioni e modificazioni, con lo scopo di aiutare l’essere umano a vivere in armonia con se stesso e con il suo ambiente. E’ la scienza dell’armonia della coscienza e dei valori dell’esistenza.
Per la Sofrologia l'uomo è un essere originale, indivisibile e trascendente dotato nelle sue basi esistenziali di una forza, un potenziale energetico che unisce le strutture del corpo a quelle della mente. Questa forza è la coscienza attraverso la quale l'uomo trascende se stesso entrando in relazione con gli altri, l'universo intero, il suo creatore, Dio che è il Sommo Bene che da senso e valore alla nostra vita. La coscienza è il punto di incontro corpo-mente da dove parte il filo dell'aquilone che sorregge le nostre speranze. Corpo e mente sono le due facce della stessa medaglia che non devono essere divise, ma perfettamente unite ed integrate nella composizione dello schema corporeo per potersi percepire in armonia con se stessi, con gli altri, con la natura, con l'intero universo. Il simbolo della medicina occidentale è dato da due bastoncini che si uniscono alla base ed un serpente che li avvolge. Essi rappresentano corpo e mente che si uniscono per dare origine alla coscienza, mentre il serpente è il simbolo della conoscenza che di per se non né male né bene, dipende dall'uso che se ne fa. Vedete come gli antichi erano molto più saggi di noi moderni.
La conoscenza risiede nella coscienza dove vi si accede attraverso il corpo tramite gli organi di senso. Essere coscienti significa essere consapevoli delle proprie azioni, ma anche essere responsabili e liberi. E noi nella nostra libertà possiamo scegliere il bene o il male. Se sappiamo fare discernimento siamo capaci di fare il bene, altrimenti in preda alle nostre passioni, spinti dalla concupiscenza prendiamo la strada più facile ed incanalarci nelle vie del male, sia fisico che psichico. E poiché oggi viviamo completamente proiettati verso il mondo esterno, trascurando la dimensione interiore e non sapendo più ascoltare il nostro corpo, sperimentiamo l'angoscia della dicotomia corpo-mente. La Sofrologia ci insegna il percorso corpo-mente per attivare i meccanismi neurofisiologici responsabili della nostra salute psico-fisica, dell'armonia corpo-mente-spirito (armonia della coscienza). Quindi per stare bene nel corpo e nell'anima non c'è bisogno di alcun farmaco o chissà quale marchingegno tecnologico rivoluzionario. Bisogna solo far funzionare in maniera corretta il nostro “personal computer”. Corpo e mente, infatti, costituiscono un assemblaggio di hardware e software veramente straordinario. Penetrare nella nostra intimità più profonda e remota, per cogliere le manifestazioni della nostra vitalità, è un'esperienza straordinaria che ognuno di noi dovrebbe sperimentare quotidianamente. Capire come è fatta la nostra macchina, ma soprattutto imparare a sentirla, ci aiuta a saper percorrere anche le strade più impervie.
E' noto che nella nostra società consumistica la maggior parte delle malattie psicosomatiche scaturiscono dal cattivo rapporto che si instaura tra sé e sé, tra individuo ed individuo e tra individuo ed ambiente.
Tutto ciò proviene in gran parte da un rapporto non corretto con il proprio corpo, dal prevalere di un vissuto negativo e da uno stato socio-economico che condiziona alcuni rapporti e comportamenti. Non essendo possibile cambiare determinate relazioni è naturale cercare di vedere come l'individuo possa reagire o sottrarsi agli eventi negativi di cui fa quotidianamente esperienza.
La Sofrologia, con le sue tecniche e metodiche, allorché vengono praticate in maniera corretta, crea un nuovo schema corporeo, nuove connessioni sinaptiche e nuove reti neurali, ripristina l’omeostasi tra sistema nervoso, sistema endocrino, sistema immunitario e determina un atteggiamento mentale che rende l’individuo più resistente allo stress ed alle aggressioni quotidiane fisiche e psichiche e, pertanto, lo protegge da determinate malattie psico-somatiche. 
Per ottenere tutto ciò bisogna che le tecniche e metodiche sofrologiche vengano praticate ad un livello di coscienza tra la veglia ed il sonno (onde alfa dell'elettroencefalogramma), livello sofroliminale che ognuno di noi attraversa (inconsciamente) un attimo prima di addormentarsi.
A questo livello di coscienza i due emisferi cerebrali hanno la stessa attività bioelettrica per cui possiamo somatizzare i vissuti positivi, in primis un sentimento positivo del corpo, rimodellare le nostre reti neurali dove sono mappate le nostre inclinazioni ed imparare a percepire il mondo esterno con tutto noi stessi, senza più divisione tra corpo e mente, in modo che impariamo a controllare le emozioni ed a far si che non si somatizzano. A questo livello di coscienza, eliminando le tensioni muscolari, distendiamo e rilasciamo la nostra mente, eliminiamo pensieri negativi e possiamo sperimentare sentimenti di pace, tranquillità, autostima, fiducia e speranza nelle nostre capacità e possibilità esistenziali. 
Una volta appreso la metodica basta poi un allenamento quotidiano di 15 e 20 minuti perché si crei entro un breve tempo l'equilibrio psico-fisico, l'armonia corpo-mente-spirito.
La guarigione del corpo è secondaria alla guarigione dello spirito, non si ha nessuna guarigione se non si sale spiritualmente, ma è attraverso il corpo che si arriva allo spirito. 
Come avviene per il corpo di un atleta, che ha bisogno di allenamento quotidiano per arrivare a certe prestazioni, anche il nostro cervello per ottenere certe “performance” ha bisogno di allenamento (senza di esso non potremmo creare nuove sinapsi e reti neurali positive per rimuovere quelle che, con i loro contenuti negativi, generano la malattia). 
Voi ora mi direte, come mi disse un giovane paziente, ma perché queste cose non ce le insegnano, né se ne parla nei centri di salute della ASL? Ebbene a determinate lobby fa comodo che ci sia una coscienza “anestetizzata”, così è più facile comandare e favorire un consumo di cose superflue. Nell'università vige ancora la conoscenza galileiana: la verità trovasi nell'oggetto, per cui il medico fa anamnesi, raccoglie dati e vede ciò che manca al vostro corpo, trascurando la mente, la coscienza. La Sofrologia è una scienza fenomenologica: la conoscenza scaturisce dall'incontro soggetto-oggetto, non vi è dicotomia corpo-mente, ma io mente incontro il mio corpo, sospendo ogni pregiudizio, e colgo il fenomeno, non quello che appare, ma ciò che è. In tal modo posso sperimentare e vivere l'armonia corpo-mente-spirito per stare bene con me stesso, con gli altri, con il Creatore, con la natura, con l'universo intero.
Ecco allora la necessità di far conoscere la Sofrologia, di far si che i bambini e gli adolescenti apprendano le tecniche e le metodiche sofrologiche, perché un bambino che sviluppa sentimenti positivi del suo corpo riempie anche il suo mondo interiore, si sente sicuro, calmo, tranquillo, sereno, sviluppa autostima, potenzia la memoria e tutte le aree della personalità. Imparando a conoscersi ed a comprendersi migliorerà le relazioni interpersonali, integrandosi senza traumi nel suo ambiente famigliare e sociale.
Nell'anno 2000, insieme al Prof. Giancarlo Pantaleoni ed altri amici, fondammo l'ASCA (Associazione Sofrologica Caycediana Aquilana) proprio per far conoscere e praticare la Sofrologia nel nostro contesto socio-sanitario al fine educare alla salute l'intera popolazione: dai bambini (iniziando dalle scuole) agli adulti. Purtroppo con l'evento sismico del 2009 questo progetto si è interrotto, ma non la volontà di riprenderlo. Con il collega dott. Sabatino Papola stiamo attivando un Centro di Medicina Sofrologica. Ma per diffondere questa nuova cultura c'è bisogno di alleanze, perciò mi rivolgo alle varie Associazioni ed Enti del nostro territorio con i quali possiamo organizzare vari corsi nel mondo della scuola, del lavoro e dello sport. Altro spazio interessante dove poter operare è la parrocchia, perciò il mio invito è rivolto anche ai sacerdoti. Come pure interessante è portare questa cultura nelle palestre, negli hotel, nelle carceri, come avviene in Francia, Spagna, Svizzera etc... Un uomo sano in un mondo migliore è possibile solo se l'uomo diventa consapevole, responsabile e libero e comprende che ognuno di noi è una piccola parte del tutto (come afferma la fisica quantistica), perciò tutto ciò che facciamo agli altri è come se lo facessimo a noi stessi. Se avessimo questa consapevolezza si realizzerebbe il secondo comandamento: ama il tuo prossimo come te stesso. Ma, come diceva un filosofo greco, gli stolti sono infiniti. In questo nostro mondo vi è una lotta continua tra la luce e l'oscurità, che è la lotta che avviene anche dentro di noi e che noi manifestiamo all'esterno con i nostri comportamenti. Un vecchio saggio indiano spiegava 
al suo nipotino che dentro ognuno di noi vi è un lupo buono ed uno cattivo, allora il bimbo gli chiese: chi vince? Il vecchio saggio gli rispose: vince quello a cui tu darai da mangiare. E noi purtroppo spesso diamo da mangiare al lupo cattivo.
Sono a disposizione di tutti per qualsiasi chiarimento e mi auguro che ci siano colleghi, amici ed Associazioni con i quali collaborare per la diffusione della Medicina del Ben-essere.
Potete contattarmi con una e-mail: abernardi1@gmail.com

 

o telefonarmi cell: 3921156509

 

Dicembre 2018